2016 Techno 293 World Championships, Articoli, News

Mondiali techno 293 2016: intervista di Riw mag ad Armando Bronzetti

Armando Bronzetti e’ da due anni presidente del Circolo Surf Torbole. RIWmag lo aveva intervistato a inizio estate in occasione della One Hour e in vista del Windsurf Grand Slam ( www.riwmag.com/wgs-2016-cst-riwmag-intervista-bronzetti-e-cottafavi/ ) ma torna a reintervistarlo dopo il mondiale T293 con quasi 500 iscritti che si e’ rivelato un vero e proprio successo italiano ed in particolare del Garda Trentino.

RIW: Buongiorno Armando. Come stai? Ti sei ripreso dalle fatiche di questo mondiale?
Armando Bronzetti: Buongiorno a tutti, mi sto riprendendo, non ci credo ancora che sia finito, la preparazione e’ stata così impegnativa che non riesco a metabolizzare.

RIW: Quanto lavoro c’e’ voluto per arrivare pronti a questo evento?
A.B.: Abbiamo iniziato in ottobre a Cagliari l’anno scorso con la presentazione, poi giorni e giorni di incontri con comune, sponsor, addetti ai lavori, loghi, materiale pubblicitario, gadget, ecc ecc. Veramente tanta roba.

RIW: Questo T293 e’ stato un mondiale con quasi 500 iscritti, tra l’altro quasi tutti minorenni (a parte i Techno Plus), da tutto il Mondo. Non si puo’ dire che non avevate tutti gli occhi puntati sul Circolo Surf Torbole … possiamo definire che questo evento e’ stato una sorta di mezza Defi Wind italiana? (mezza perche’ alla Defi Wind hanno ormai superato i 1000 iscritti)
A.B.: Io non lo paragonerei alla Defi Wind, al caso è la One hour che si avvicina di più a quella regata essendo una long distance molto partecipata, il mondiale è una regata molto diversa, i ragazzi sono dei veri atleti con squadre strutturate, con allenatore, preparatore atletico, sono arrivati tutti molti giorni prima per riuscire ad allenarsi e regatano per vincere il titolo.

RIW: 500 iscritti quasi tutti minorenni dicevamo. Cos’ha comportato questo a livello di sicurezza in acqua?
A.B.: In acqua avevamo 16 gommoni dell’organizzazione e circa 90 dei vari coach, inoltre ci ha aiutato la polizia locale con vari mezzi, tutto questo ci ha consentito di avere una sicurezza al 100 % nonostante i numeri esagerati di regatanti.

RIW: Qual’e’ stato l’aspetto organizzativo piu’ difficile da gestire o il momento piu’ difficile da superare durante questa settimana?
A.B.: Diciamo che l’organizzazione ha funzionato al meglio, abbiamo distribuito più di 4000 pasti, fatto partire 84 regate e registrato più di 5500 arrivi. Un momento difficile è stato sabato mattina: avevamo dai 25 ai 30 nodi sui due campi e i ragazzi più piccoli non riuscivano tutti a regatare. Ad un certo punto abbiamo deciso di recuperarli e portarli a terra: con l’aiuto dei coach in circa 30 minuti li abbiamo recuperati tutti, questo significa grande sicurezza.

RIW: Considerata la copertura mediatica ottenuta e le foto delle facce sorridenti dei giovani partecipanti sembra che questo evento sia stato davvero un grande successo. Qual’e’ il tuo bilancio?
A.B.: Bilancio assolutamente positivo, la soddisfazione più grande per me è stata quando il responsabile commerciale della Bic mi ha detto che non ha mai assistito ad un mondiale simile, quindi non posso che essere soddisfatto.

RIW: La “macchina del vento” ha fatto i capricci durante il Windsurf Grand Slam a Luglio, ma non ha sbagliato un colpo durante questa settimana di mondiale. Il vento non si puo’ prenotare ma possiamo dire che sul Garda Trentino c’e’ e funziona giusto?
A.B.: La macchina del vento ha super funzionato, come già detto abbiamo chiuso le regate in quasi tutte le categorie, non era mai successo in nessuno degli altri 10 mondiali  techno 293 fatti, questo vuol già dire tutto, abbiamo regatato al mattino con del bellissimo vento e poi girava e arrivava l’ora forte, quasi incredibile.

RIW: nel 2017 ospiterete i mondiali RS:X youth e in questi giorni hai dichiarato che questo mondiale T293 e’ stato un evento pilota in previsione del mondiale del prossimo anno. Quali saranno a tuo avviso le differenze tra l’evento appena concluso e quello del prossimo anno e quali implicazioni queste differenze avranno sull’organizzazione dei mondiali RS:X youth?
A.B.: Per noi è stato un banco di prova eccezionale, riuscire a portare a termine senza problemi un evento simile (474 atleti da 33 nazioni con 104 coach) ci consente di guardare al futuro mondiale RS:X con tranquillità. Certo che il periodo è molto diverso e quindi dovremmo fare i conti con spazi minori e molta più gente in acqua e sulla spiaggia, però credo riusciremo a far bene. Il circolo si è anche candidato per il mondiale slalom Ifca 2018 e se l’amministrazione Provinciale vorrà crederci noi siamo pronti per il PWA.
Un caro saluto a tutti i lettori di RIWmag: vi aspetto al Circolo surf Torbole, le porte sono sempre aperte.

intervista di Ezio Papalia